L’uomo procedeva sicuro in mezzo alla folla che in quella giornata di festa riempiva all’inverosimile il corso cittadino.
Ciascuno camminava con la testa concentrata nei propri pensieri, ciascuno completamente isolato dal resto del mondo, nonostante ogni gomito sfiorasse quello di un altro.
L’uomo aveva un solo pensiero: lei quella donna da sempre bramata e agognata, oggi aveva concesso un incontro.
Si era vestito al meglio Lorenzo, questo il suo nome: abito scuro, panciotto, camicia, cravatta. Tutto acquistato in negozi del Centro, i più cari per fare senz’altro bella figura.
Lui, uomo del Sud, cinquantenne, con un lavoro importante, si era fatto dal nulla salendo a Milano ancora ragazzo.
Attraverso lo studio che si era pagato svolgendo mille lavoretti diversi, aveva raggiunto la laurea ed ora era un affermato avvocato.
Della sua nativa Sicilia gli era rimasta la tempra, lo spirito fiero, il rispetto profondo per l’altro sesso.
Ora sfidava la calca delle centinaia di persone che rallentavano la sua corsa verso di lei, la più bella, la donna che amava.

Aveva acquistato un mazzolino di fiori di campo che teneva stretto al cuore e, camminando, guardava gli altri uomini e donne: tutti sembravano essere lì ad invidiarlo.
La bionda davanti avrebbe gradito i suoi fiori, ma lui non avrebbe ceduto: quel dono era solo per lei, la sua amata.
Lorenzo col cuore leggero, volava spedito sopra la folla, non c’era che lei ad aspettarlo.