ISPIRAZIONI SURREALI DALLA MOSTRA DI KOONS A FIRENZE

FIRENZE - Palazzo Strozzi presenta "I'M A KOONS FAN": quattro playlist  ispirate alla grande mostra - Toscana News
La mostra di Jeff Koons a Firenze a Palazzo Strozzi

Una notte a Palazzo Strozzi. Chiuso il portone le opere si animano

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Gazing ball – Apollo likenos

Incredibile Hulk

Tulipani

Falsi miti

E’ notte ormai, il portone del Palazzo si è chiuso lasciando imprigionato un gruppetto di visitatori che, rapiti dal luccichio degli oggetti in mostra hanno perduto la via per l’uscita, sono confusi, spaventati, A un tratto sentono una voce tonante, terrorizzati si stringono l’uno con l’altro e, inebetiti, assistono al prodigio …

Eccomi qua, sono giunto sano e salvo nel vostro strano mondo.

Ma come, non mi riconoscete? Eppure sono stato un mito per generazioni e generazioni!…

Beh, adesso nessuno potrà più dire che la profezia che sussurrai alla Pizia sulla futura ignoranza degli uomini era falsa!

Voi dunque non sapete chi sono, chi fu mio padre, non avete notizie di tutte le mie imprese da eroe e di quanto sia spesso sfortunato!

Che ne sapete voi di Delfi e del suo oracolo, del pitone orrendo che uccisi e che si trova proprio lì, sotto quel santo tempio!

Io sono una forza, un portento, l’ira di Era che mi perseguita tuttora è solo un lievissimo fastidio per me, dominatore di armonia e bellezza, capace di dispensare morte e dolore, ma anche immensamente buono e saggio.

Insomma, io sono Apollo, miei cari uomini moderni e sono qui per riportarvi luce e verità dato che siete così confusi e persi!

Lo so, questo per voi è un difficile momento, non siete abituati a demoni feroci come Pandemia, ma io vi dico che ce la farete. Datemi retta, diffondo epidemie da secoli e millenni (vi ricordate come ridussi i Greci che stavano assediando la valorosa Troia?)  eppure, nonostante ce l’abbia sempre messa tutta, ciascuna di quelle malattie si è dissolta come neve al sole.

Certo dovrete favorire il campo a Guarigione unendovi compatti al culto della Scienza, ultima musa, la decima dopo le prime nove che proteggo.

E poi, cercate di riportare a nuova vita quello splendido mondo che un tempo abitavate, quello coperto di fiori delicati dai mille colori e forme, quello con le foreste profumate di resina, balsamo naturale per i vostri polmoni. Ripulite il mare e i fiumi per renderli di nuovo cristallini e distruggete tutti questi feticci del bello che mi hanno inorridito quando sono sceso qua.

Ultimamente vista dall’Olimpo la vostra Terra era tutto un bagliore, lampi improvvisi distorcevano eventi e sentimenti umani che solo poche centinaia di anni fa potevo leggere e interpretare con estrema chiarezza. Tutto l’Olimpo si è allarmato: cos’erano quegli strani segnali, dov’erano finiti i cuori e gli animi umani?

Perciò Giove e tutti gli altri dei hanno programmato la missione “salviamo tutto il buono della Terra” e l’hanno affidata a me, forte e gagliardo!

Giunto quaggiù, ho visto metallo ovunque, animali rispettabili e nobili trasformati in gingilli luccicanti, deformi, inscatolati nei loro carrozzoni d’impenetrabile cristallo che attiravano sguardi stupiti. Ho visto fiori splendidi come i tulipani ridotti a mazzi di bottiglie multicolori e vuote e tutta la gente intorno quasi inebetita che diceva “paiono profumare…. ma che belli… che ingegno questo autore…”

Poi mi sono imbattuto in uno strano personaggio che dopo aver spiccato un salto di molti metri dal piedistallo dove riposava, mi è corso incontro dimostrando un’inaspettata agilità.

Con voce metallica, priva di inflessioni mi ha comunicato di essere lì perché aveva intercettato una minaccia al suo dominio sul mondo, cioè la mia presenza.

Il suo colore verde testimoniava tutta la rabbia che provava in quel momento: solo più tardi capii che quello era il suo modo per aiutare gli uomini che credevano in lui: era un moderno esempio di resistenza al male attraverso l’ira, il livore…

In fondo un po’ mi sono rispecchiato in lui, ma che aspetto volgare però, che brutti tutti quei tromboni di bronzo dorato che portava adagiati sulle spalle. Cosa credeva, di atterrirmi con un tono di voce amplificato?

Ecco che cosa piace a voi uomini odierni, l’apparire smodato, il rumore assordante, la luce che vi abbaglia…

Che delusione per me che vi sapevo assai diversi.

Dovevo far qualcosa.

Così sono arrivato qua con la mia sfera magica che non vi avevo mai svelato, ma che sarà quel mezzo prodigioso che vi farà riflettere.

…Guardate intensamente questa sfera lucente, vedete, siete voi o siete l’altro? Chiedetevi chi è quello là dentro, qual è il suo desiderio più cocente, e gli altri chi vedono, questo o quello?

Siete davvero attratti da questa moltitudine di mostri lucidi, ammiccanti, visioni vuote e distorte di quello che è veramente ciò che abita il mondo?

Se nel guardare intensamente il prezioso vetro soffiato che vi offro, riuscite a fare qualche riflessione, allora, con il potere che possiedo, saprò condurvi di nuovo alla ragione.

Saprò convincervi che ciò che avete intorno adesso è solo un circo, uno spettacolo porno creato per il divertimento, ma la realtà, più sobria e bella si trova ben riposta dentro questa sfera.

Lo sparuto gruppetto dei visitatori si ritrovò allora in quel magico specchio. Poi, mano nella mano si misero a cercare tutti insieme e intercettarono la loro via di uscita.

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